Luigi Carbonetti

architetto

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torre dell'orologio

Consolidamento e Restauro della

Torre dell'orologio in Monteleone di Spoleto

 

la torre vista da piazza del mercato prima del consolidamento

Torre dell’orologio:

A metà degli anni 50 fu tolto il muro che collegava la torre dell’orologio alla Chiesa di S.Francesco, per rendere carrabile l'accesso al terziere di S. Nicola, ciò ha comportato il degrado strutturale della torre stessa; infatti il muro che la collegava a San Francesco aveva il compito di contrastare le spinte orizzontali che venivano dagli archi della torre, sollecitate anche dai continui terremoti. (vedi la voce cordonate sotto la voce Studi storici in questo sito)

all'inizio del secolo                                          negli anni 60

A metà anni settanta, l'azione dei terremoti e delle spinte orizzontali avevano portato il piedritto destro a sopportare carichi di pressoflessione che, dai calcoli effettuati dall'architetto Carbonetti, risultavano essere nella parte sinistra del piedritto arrivati alla trazione.

foto del piedritto in pressoflessione

 

Fortunatamente, la capacità di discernere gli elementi strutturali del geometra Gaetano Iachetti, il quale valutato prima di tutti, il pericolo, si interessò affinché Soprintendenze e il Comune si attivassero per il consolidamento urgente della stessa, evitò il decadimento della struttura.

L'allora sindaco Romano Giovannetti si adoperò per attuare il consolidamento, copioso fu il carteggio tra Sovrintendenza, Genio Civile, Prefettura, Vigili del fuoco, ecc. Fu redatto un primo progetto che prevedeva opere tradizionali, fortemente invasive e costose. A quel tempo il Carbonetti, già laureato, frequentava il corso di specializzazione per il restauro dei monumenti in Roma; egli propose all'Amministrazione Comunale di consolidare la torre con sistemi che si stavano appena attuando: chiodature armate ed iniezioni. Il progetto oltre ad essere meno invasivo di quello previsto, costava esattamente la metà. Vuoi per risparmiare, vuoi per dare una possibilità di lavoro al primo architetto laureato di Monteleone, l'Amministrazione Comunale diede l'incarico per attuare il progetto di Carbonetti.

Il 27 dicembre 1976 il Sindaco firmò la convenzione per il progetto, il 15 dicembre 1977 venne stipulato il contratto con l'impresa Geodrill s.p.a. di Terni, Impresa esperta in carotaggi e chiodature, che mise a disposizione per la realizzazione dell'opera tutta la sua ottima capacità tecnologica.

 

carotatrice esegue i fori per chiodature e iniezioni

 

Per la prima volta a Monteleone e, probabilmente in Val Nerina, vennero usate nel restauro di edifici chiodature armate ed iniezioni.

I lavori iniziarono il 15 aprile 1978 e terminarono il 28 luglio 1978.

Il 19 settembre 1979 si ebbe uno dei più forti terremoti della Val Nerina la torre non subì alcun danno. Certamente se non fosse stata consolidata sarebbe crollata. La sua esistenza dovuta sicuramente al tipo di restauro è merito anche di Gaetano Iachetti e del sindaco Romano Giovannetti e la sua giunta. Nell'apprezzare il consolidamento attuato ed il salvataggio della torre l’Amministrazione Comunale diede all’Architetto Luigi Carbonetti l’ incarico di redigere il Piano di Recupero del centro storico di Monteleone a seguito dei danneggiamenti causati dagli eventi sismici.

Immagini Torre |   Ditta fornitrice meccanismo orologio

 

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Ultimo aggiornamento:
30-07-2014 15:49
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